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Case story
Aganju, il futuro è proprio qui
Vi lascio molto volentieri la mia storia. Spero che altri nella mia situazione possano farsene qualcosa. A me avrebbe aiutato sapere di questa possibilità. Quando hai la mia età non ci pensi più.
Bene: sono Aganju, ho 47 anni e da quando ne avevo 25 ho lavorato come attrezzista di scena per alcuni teatri ed eventi a Genova.
Con il covid c’è stato un calo degli spettacoli, venivano annullati o spostati senza sapere nulla. I miei turni erano sempre meno: non lavoravo quasi.
È andata avanti fino a gennaio / febbraio.
In pratica tenevo duro facendo qualche lavoretto per amici e parenti, ma serviva più che altro a tenermi impegnato.
Mia moglie sta con le bambine e ogni tanto aiuta la vicina con la spesa o qualche commissione, ma non ha patente. Senza è difficile lavorare. Siamo in cinque in casa.
A marzo non c’erano quasi più risparmi e lavoravo meno di dieci ore a settimana.
Non potevo andare avanti, ma non sapevo che fare.
Prima di fare l’attrezzista facevo dei turni in porto a Voltri, ma sulle navi ho visto di tutto.
È pericoloso, per questo ho mollato e fatto altro.
All’epoca non era un problema: non avevo amici lì e il lavoro era imprevedibile.
Stavolta è diverso, anche perché ci sono le bambine, la scuola. E crescono.
Per farla breve, un giorno stavo passando dalla cassa edile a Sestri insieme ad un amico che doveva fare dei versamenti per la ditta e mi fa “Ma perché non passi a dare un’occhiata ai corsi qui sotto?”.
Non avevo idea di cosa parlava, ma sembrava serio da quello che diceva.
Pensavo che non avevo tempo per smettere di lavorare, ma visto che eravamo lì, mi ha accompagnato in segreteria a chiedere. Non avevo idea di chi fosse E.S.S.E.G. o cosa facesse, conoscevo solo la Cassa Edile.
L’impressione è stata buona da subito, ma non sapevo che fare. Il tempo per un corso di qualche mese non lo ho, lavoravo a mala pena. Non pensavo a un cambio di vita così improvviso.
Tornato a casa ne ho parlato con mia moglie. Alla fine, è stato anche per lei che mi sono iscritto.
Stavo a casa la maggior parte del tempo e non c’erano segni di ripresa dal teatro: era brutto per tutti vedermi fermo. Non volevo fare niente alla fine e non sapevo più come tenermi impegnato. Ero un peso.
Ad Aprile ho iniziato il corso per tecnico di cantiere, ci ho messo gli ultimi risparmi.
Mi sono fatto guidare da loro per scegliere che fare. Non avevo idea del lavoro, di chi cercano, di come funziona. Mi sono fidato e ho fatto bene. Ti seguono su tutto e impari presto perché fai pratica lì e già in cantiere.
Lavoro da Dicembre.
Ho finito e mi hanno preso subito. Alla fine, non ho dovuto cambiare città, non passo tutto il tempo a non fare nulla e mi piace il lavoro. Quest’anno andiamo anche in vacanza con le bambine.
Sono felice. Non credevo di poter ripartire, ma ho avuto fortuna e ci ho creduto. Ce l’abbiamo fatta.
Case story
Guido, dall'azienda alla scuola
Ciao, sono Guido e nella vita ho diversi incarichi professionali nel settore dell’ambiente e della sicurezza.
Principalmente mi occupo di gestione rifiuti speciali, bonifiche amianto, perizie ambientali e docenze nei corsi professionali.
Ma, partiamo dall’inizio.
Arrivavo da una formazione liceale Classica ed avevo frequentato l’università di Giurisprudenza.
Dopo alcuni incarichi professionali nel campo ambientale, ho capito che quella poteva essere la mia strada e così ho iniziato la ricerca di un corso professionale abilitante che potesse essere il più completo possibile.
E.S.S.E.G. è stata la risposta alla mia fame di formazione professionale: all’epoca ero impegnato sempre nel mondo ambientale, ma onestamente, senza avere le conoscenze tecniche di cui sentivo aver bisogno.
Così, nel 2014 ho seguito il corso di E.S.S.E.G. per Tecnico Ambientale di circa 800 ore grazie al quale ho potuto, acquisire molteplici nozioni e attestati di formazioni che hanno potuto garantirmi una formazione ed una preparazione al mondo del lavoro a tutto tondo.
Mi hanno aiutato probabilmente due cose: la curiosĭtas latina cioè il desiderio di conoscenza di una tema che mi interessava, e la possibilità di specializzarmi per non essere uno dei tanti “consulenti ambientali” che sa un po’ di tutto ma in fondo sa poco di tutto.
Sono una persona che sa trarre soddisfazione da ciò che fa, ma allo stesso tempo, il senso di realizzazione totale sul lavoro è, per me, molto lontano: nel mio ambiente c’è sempre qualcosa di nuovo da apprendere per poter arricchire il bagaglio personale di conoscenze.
Così ho deciso di non fermarmi: chi impara solo sul campo senza formarsi nel settore ambientale solitamente è foriero di problemi.
Dopo aver seguito i vari corsi e durante l’attività lavorativa ho deciso di trovare del tempo per aggiornarmi e per laurearmi in Scienze della Pianificazione Territoriale, Urbanistica, Paesaggistica e Ambientale.
La soddisfazione più grande, lavorativamente parlando?
Beh, semplice! Rientrare in E.S.S.E.G. da docente, dopo esserne stato allievo. Questa esperienza mi ha permesso e mi permette di entrare in empatia con la classe, potendo dire loro: “anche io sono stato al vostro posto qualche anno fa!”: vedere lo stupore negli occhi, e toccare con mano la possibilità, che stiamo dando loro, di rendersi conto che formarsi vuol dire investire su sé stessi, puntando al rialzo, mi riempie di orgoglio e mi da man forte sul proseguire in questa direzione.
Agli studenti e allievi di E.S.S.E.G. consiglio di non pensare all’edilizia e alla termoidraulica fossilizzandosi sull’attività svolta dai propri padri. Quella sarà la base su cui, con le nuove conoscenze, l’aggiornamento, le attrezzature e le tecniche innovative potrete costruire il vostro futuro e aprirvi la strada a business nuovi, prima del tutto marginali.
Ci vediamo tra i banchi!